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2i4 frammenti letterari

il genio musicale. Metastasio si preoccupava pochissimo delle regole, e pensava innanzi tutto al successo, cioè a indovinare e ammaliare il suo pubblico. E il pubblico non era piú l’Accademia né la Corte, ancorché per lungo tempo le Accademie letterarie, e prima l’Arcadia, conservassero ancora una certa influenza, e alle Corti non mancassero istrioni e giullari sotto nome di poeti. Ma la coltura si era distesa, i godimenti dello spirito erano piú variati, e il pubblico si era ingrandito, e s’imponeva al poeta. La letteratura classica e convenzionale poteva durare con un pubblico ristretto, educato a quel modo, ammiratore dei bei periodi e delle belle frasi. Ma ora cominciava un visibile distacco tra’ letterati e il pubblico. Mancava ogni comunione tra quel pubblico superficiale e avido di emozioni, e quelle forme classiche e letterarie, tollerabili co’ condimenti e i raffinamenti dello spirito nel Tasso, nel Guarini, e nel Marino, allora affatto insipide e noiosissime in quella loro ariditá arcadica. A quel modo che la commedia dotta o regolata non potè sostenersi senza il sussidio delle farse e delle commedie a soggetto, la forma letteraria non potè piú reggersi senza il sussidio del canto, della musica, della decorazione, della mimica e della declamazione. Metastasio fu il poeta di questo pubblico, e formò un mondo a sua immagine. Il suo mondo greco-romano che nella sua intenzione dovea essere eroico-tragico, gli si trasformò nelle mani, e divenne un mondo maraviglioso-elegiaco, penetrato di elementi idillici e comici, pieno di sorprese e di emozioni, di movimenti drammatici, e fissato in una forma sensibile e impressionabile, o come dice Dante, trasmutabile in, tutte guise, luce, colore e melodia. Questa flessibilitá della forma è ciò che dicesi dolcezza metastasiana, che si collega cosí bene con la sua tenera sensibilitá, con la sua ingenuitá idillica e col suo brio comico. In questa forma vive perpetuamente un mondo poetico, che si decompose subito, come la societá che l’aveva prodotto.

Metastasio sopravvisse a se stesso. Negli ultimi tempi era come uno straniero accampato in mezzo ad una societá che si rinnovava rapidamente. Assistette vivo alla sua demolizione.