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202 | lezioni |
quest’uomo che guardando prima per mera curiosità, vede una cosa che non si attendeva: «resta di ghiaccio». Sentite il ghiaccio nella risposta a quella interrogazione, dove il verso decasillabo è ucciso pur rimanendo decasillabo, perché non potete pronunziarlo nella sua unità. Quando dite:
S’ode a destra uno squillo di tromba; A sinistra risponde uno squillo, |
D’una terra son tutti; |
un linguaggio Parlan tutti: fratelli li dice Lo straniero. |
Questi versi spezzati dipingono un uomo che non crede a’ propri occhi.
Ripiglia l’azione e l’autore la contempla; ma con altro occhio, con l’occhio dell’uomo che ha già avuto quella prima ferita. Col sistema de’ ragionamenti, un poeta ordinario, ed anche Foscolo o Monti, avrebbe messo qui cinque o sei pensieri, una maledizione contro i combattenti e simili. Nel Coro non c’è una serie di ragionamenti; ma una serie di fatti. Il poeta non osa più guardare la battaglia, si guarda intorno e tutto ciò che vuole esprimere, l’esprime mediante fatti. — Perché combattono?, egli si domanda, qual’è la cagione del conflitto? —
Non lo sanno: a dar morte, a morire Qui senz’ira ognun d’essi è venuto; E venduto ad un duce venduto. Per lui pugna... |