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drait en conserver le souvenir et publier éternellement ses bienfaits. — Il faudrait élever une statue à Tallien, à côté de celle de l’heroïque Charlotte Cordayx 1.

Ugo Foscolo, negli eleganti seguenti versi, delineando una delle Grazie, sembra essersi ispirato alla danza raffaellesca delle Ore:


«. . . . . . . . . . Ma se danza,
Vedila! tutta l’armonia del suono
Scorre dal suo bel corpo e dal sorriso
Della sua bocca; e un moto, un atto, un vezzo
Mandano agli occhi venustà improvvisa
Che diffondon le Grazie. Io la discerno
Per mille aspetti mille volte bella,
Pur chi pinger la può? Mentre a ritrarla
Porgo industre lo sguardo, ecco m’elude,
E la carola che lenta disegna
Alterna rapidissima e s’invola
Sorvolando sui fiori; appena veggo
Il vel fuggente biancheggiar fra’ mirti
Quasi nembo che un nume avvolge e fura.»

Uomini che più s’illustrarono nel secolo XIV: nell’Astronomia e nella Fisica: Paolo Dagomari, detto il Geometra, o Paolo dell’Abaco, perchè di questo, come degli almanacchi, fu riputato l’inventore; — Pietro d’Abano, che scrisse dell’Astrolabio, e Francesco degli Stabili detto Cecco d’Ascoli, che fu abbruciato dalla Santa Inquisizione, come Mago! — In quella pur s’ebbe l’invenzione degli occhiali, per Salvino Armato o degli Armati fiorentino, sebbene da alcuni s’attribuisca ad Alessandro Spina. — La lingua italiana, in quel medesimo secolo, da Fra Guittone d’Arezzo, da Guido Cavalcanti, da Cino da Pistoja, da Dante, dai tre Villani, da Ricordano e Matteo Malaspini, da Dino Compagni, dal Velluti, dal Ferreto, dal Passavanti, dal Cavalca, e principalmente dal Petrarca e dal Boccaccio, fu recata alla sua perfezione.

— Nella Giurisprudenza fiorirono Giovanni da Imola, Raffaello Fulgosio, Pietro d’Acarnano, Francesco Zabarella, Giovanni Campeggi, Giasone del Maino, Giacomo Leonessa, Bartolomeo Cipella.

— Nelle Lettere ebbero grido, oltre i sopradetti, Galvano Fiamma, Albertino Mussato, Giovanni da Ravenna, detto il Grammatico Ravennate, Zanobi da Strada, Colucci Salutato, Lorenzo dei Medici, Guarino il vecchio Veronese, Vittorino da Feltre, Gasparino

  1. Estratto dal Traité de mimique et de déclamation, dell’autore di queste pagine. Riguardo all’arte del gesto e dell’espressione, veggasi pure: Le arti imitatrici la dissertazione intorno alle Grazie ed alla grazia, e L’uomo fisico, intellettuale e morale dello stesso scrittore.