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Mons Cassinus, è una montagna nel regno di Napoli (città che merita di più l’epiteto di studiosa che quello di oziosa) alla cui cima è la celebre abbazia, chiamata collo stesso nome di Monte-Cassino. Il suo abbate è vescovo. — La chiesa fu magnificamente decorata dallo splendido e fecondo pennello di Luca Giordano e di Solimene. — I Romani chiamavano la città Cassinum.

Carlo Magno tolse dall’Italia e maestri e professori per darli alle scuole di Parigi. — L’esistenza dei Troubadours, i quali ebbero una certa influenza sui costumi, la civiltà e la poesia, non fu riconosciuta che nel XII secolo. — S. Tomaso d’Aquino andò a Parigi per insegnarvi, come maestro e professore, ogni dotto e sublime studio. S. Bonaventura, Brunetto Latini, Dante, Boccaccio, Petrarca, l’Ariosto, il Tasso, il Marini, furono oggetti della più alta ammirazione nella capitale della Francia, e non poco influirono sulle menti studiose di quel paese.

Il genio e le arti d’Italia inspirarono il secolo di Francesco I, e diedero alla Francia i modelli di ogni arte e di ogni scienza.

Anche nei tre secoli che durò la decadenza delle lettere, l’Italia ebbe sempre scrittori segnalati che conservavano il fuoco sacro della moderna Ausonia.

Le due regine di Francia, italiane, Caterina e Maria de’ Medici, ravvivarono le arti e le lettere nel paese ove regnavano, e contribuirono alla magnificenza di ogni cosa. Queste onnipotenti principesse, che, fuori degli affari di Stato, pochissima politica ebbero, aumentarono il numero de’ loro nemici nel favorire più i loro connazionali che i loro propri sudditi, perché li vedevano inferiori in talenti ed in ingegno agli Italiani. Questo ravvivava il malumore e la gelosia dei Francesi verso gl’Italiani.

Volgarmente si considera il XV secolo, come l’epoca del risorgimento delle arti in Francia. Il signor Brès fa prima osservare, che gli è mostrarsi troppo severo il considerare come non avvenute produzioni che ci sorprendono con le loro mosse e con il finito e la diligenza dei particolari; — in secondo luogo, egli vorrebbe che si dicesse: Nascita, invece di Risorgimento «Le mot Renaissance, dic’egli, suppose un haut degré de perfectionnement antérieur, que l’histoire de l'art en France ne signale point. — C'est en Italie, soggiunge il signor Brès, qu’il faut reconnaître une véritable renaissance des arts. Michel-Ange et Raphael, ainsi que leurs élèves, livrés à la contemplation des monuments de la première existence des arts dans l’empire romain,