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104 Pamphila



bacerò le sue mani, le sue mani
esperte che toccarono il lanoso
mento al pilota reduce da mari
sconosciuti e solcarono con piani
35gesti i capelli al giovine pensoso
mentre errava pe’ grandi interlunari


silenzi in sogno l’anima smarrita;
bacerò le sue mani in cui gli unguenti
creato avranno un soprannaturale
40candore, tra le cui musiche dita
forse in antico risonò pe’ vènti
lesbìaci una lira sul natale


Egéo dove i rosai di Mitilene
aulivan cari a le segrete amiche
45di Saffo da la chioma di viola;
bacerò ne’ suoi polsi le sue vene
più azzurre; da le sue labbra impudiche
muto trarrò la cupida parola