bacerò le sue mani, le sue mani
esperte che toccarono il lanoso
mento al pilota reduce da mari
sconosciuti e solcarono con piani 35gesti i capelli al giovine pensoso
mentre errava pe’ grandi interlunari
silenzi in sogno l’anima smarrita;
bacerò le sue mani in cui gli unguenti
creato avranno un soprannaturale 40candore, tra le cui musiche dita
forse in antico risonò pe’ vènti
lesbìaci una lira sul natale
Egéo dove i rosai di Mitilene
aulivan cari a le segrete amiche 45di Saffo da la chioma di viola;
bacerò ne’ suoi polsi le sue vene
più azzurre; da le sue labbra impudiche
muto trarrò la cupida parola