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capitolo nono 421

tiero colla sua spontanea grandezza, le sue felici percezioni, ed il suo stile di una biblica semplicità, questa lettera prova un’altra volta, che, dal tempo di Salomone in poi, nulla è nuovo sotto il sole per la comprensione umana, e che di fatto «gli uomini di genio sono sempre contemporanei fra loro. «Ci penseremmo che il gioielliere di Burgos abbia presa la penna dopo aver letto il Discorso sulla storia universale, stato scritto da Bossuet due secoli dopo.

Dopo avere riassunto in poche linee l’incivilimento eroico dei tempi di Saturno e di Ercole, gli effetti delle conquiste di Alessandro il Grande, e di Giulio Cesare, che, introducendo presso i popoli i principii del diritto e della morale sotto la scorta delle aquile romane, senza saperlo, preparava così le vie alla Buona Novella, Jaime Ferrer mostra il Redentore che manda i suoi apostoli ai quattro venti, distribuendo loro il conquiste spirituale del mondo; ricorda i patimenti, le tribolazioni, la fame, la sete, il caldo, il freddo, le persecuzioni che sono destinate a cosiffatti uomini per loro ricompensa, e queste parole della Bontà Suprema a’ Suoi amici — chi vuol venire a me, prenda la sua croce e mi segua.»

ll confidente postumo di Dante confessa al rivelatore del globo che riguarda l’operato da lui, siccome un disegno del Cielo.

«La divina e infallibile Provvidenza, dice, mandò il gran Tomaso da Occidente in Oriente per predicare alle Indie la nostra santa legge cattolica; e voi, signore, mandò dal lato opposto dall’Oriente in Occidente, sicchè giungeste alle parti estreme dell’India superiore, perchè i popoli, che non hanno udito Tomaso, conoscano la Legge della salute, e si adempia il detto del Profeta» la loro parola risuonerà in tutta la terra.» In omnem terram exivit sonus eorum.

«Io non credo ingannarmi dicendo, o signore, che voi adempite un ufficio d’Apostolo, d’Ambasciatore di Dio, mandato dai decreti divini a rivelare il suo santo Nome alle regioni in cui la verità rimane sconosciuta. Non sarebbe stata cosa inferiore alle convenienze, alla dignità ed all’importanza della vostra missione, che un Pontefice, un Cardinale di Roma avesse preso