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200 | i n f e r n o vii. | [v. 1-2] |
ch’aveano la cherica, et erano della man sinistra di Dante; a che finge che rispondesse Virgilio, che furono stravolti della mente nel mondo, sicchè nulla spesa fecero con misura. Et assai dice che lo mostravano quando venivano alli due punti del cerchio, ove l’uno percotea l’altro, e poi si tornava a dietro all’altro punto contrario, rimproverando l’uno all’altro la sua colpa. Et aggiugne che tutti quelli che aveano la cherica furono cherici; cioè papi e cardinali, che furono avarissimi. Et a questo finge Dante che dicesse a Virgilio, ch’elli ne dovrebbe conoscere alquanti, e maravigliasi che non li conosca. A che risponde Virgilio che non si miravigli, se non li conosce: chè per lo loro vizio meritarono di essere scuri, e non conosciuti. Et aggiugne che la loro pena durerà in eterno, e che resurgeranno li uni con pugni chiusi, e li altri coi crini mozzi; et aggiugne uno notabile, ammonendo Dante come figliuolo, che bene si può accorgere della buffa delli beni della fortuna: imperò che quanti ne sono sotto la luna, non potrebbono fare riposare una di quelle anime stanche; e qui finisce la sentenzia litterale. Ora è da vedere il testo con le allegorie, ovvero moralitadi.
C. VII — v. 1-2. In questi due versi pone l’autore quel che Pluto disse, quando li vide volere discendere1. Dice adunque, che quando Plutone, del quale fu detto nel fine del precedente canto, vide Dante e Virgilio voler discendere nel quarto cerchio, incominciò a gridare: O Satan, o Satan, ah! Pape Satan. Pape è una intergezione greca, che manifesta l’affezione dell’anima, quando si maraviglia: chè sogliono li Latini dire quando si maravigliano: Oh, oh, e li Greci: Pape, pape 2. Satan, e Satanas, è una medesima cosa, et è lo maggiore diavolo dell’inferno, et interpretasi contrario alla verità. Questo demonio chiamò Pluto, maravigliandosi dello avvenimento di Dante ch’era vivo, quasi dicesse due volte: O Satan, o Satan, e però aggiugne l’altro: pape Satan aleppe! Questo è nome ebreo, e chiamasi così la prima lettera del loro alfabeto; cioè A; e per questo vuole dimostrare che Pluto dicesse: Ah! che è voce che significa dolore, e per questo mostra che si dolesse del discendimento di Dante. E così in questo primo verso fa tre cose; maravigliasi prima; duolsi secondo, del discendimento di Dante; terzo chiama Satan in aiuto, per impedire Dante: e duplica Satan per dimostrare che in fretta lo chiamasse, quasi dicesse: Oh! oh! Satan, Satan. Cominciò Pluto; quello demonio, con la voce chioccia; cioè stridente e sozza, come à la campana quando è rotta. Di questo Pluto fu detto