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i manoscritti (8) e l’altra per le opere rarissime (9). Il grande magazzino di deposito più prossimo a quest’ultima Sala (9) è destinato ai manoscritti.

Fra queste due Sale di studio trovasi quella del Conservatore dei manoscritti (10).

Dalla galleria di comunicazione (11) i visitatori della Biblioteca possono recarsi, accompagnati da un impiegato, nella Galleria dei manoscritti più rari (12) che dà sulla terrazza scoperta, destinata alle riproduzioni fotografiche (13), poi alla Tribuna (14), dalla quale la grande Sala di lettura, senza disturbare i lettori, può esser veduta dai visitatori, e sorvegliata dagli impiegati.

Da questa Tribuna il visitatore può passare nel prossimo deposito (15), destinato all’Archivio della letteratura italiana, creato nel giugno 1887 coll’acquisto del carteggio di G. P. Vieusseux e che, con altri acquisti e doni, oggi comprende più di 300,000 lettere dei nostri tempi. In questo Archivio si conserveranno i carteggi, le carte, i documenti, i frammenti manoscritti di opere ideate e non compiute, i chirotipi, ecc.. che possono aver un interesse per la letteratura, per le scienze e per le arti, come ora si conservano negli Archivi di Stato le carte e i documenti, che si riferiscono alla storia politica, amministrativa ed economica di un paese.

Sopra tutta la lunghezza dei portici trovasi il Museo bibliografico (16), destinato a contenere le librerie o raccolte speciali (Guicciardini, Nencini, Savonarola, i libri citati dalla Crusca, ecc.), le collezioni più preziose di stampati (Incunaboli, Aldi, ecc.) e il Museo bibliografico propriamente detto, quello delle legature artistiche, la musica antica, ecc.

In fondo a questo Museo v'è una Tribuna in onore di Galileo (17), nella quale saranno raccolti i 300 volumi autografi di lui o de’ suoi discepoli pos-