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prologo. 23

senza tanti scrupoli di coscienza. . . . . . . . . . . . . . . . . . .35

Come marinaro però e come pilota, per abilità nel conoscere le maree, le correnti e le secche per le quali doveva passare, e per calcolare l’altezza del sole e della luna, non se ne trovava uno compagno, neppure a cercarlo da Hull36 a Cartagine. Era coraggioso, e nello stesso tempo aveva molta prudenza nell’avventurarsi37; più di una tempesta gli aveva arruffato la barba. Conosceva a occhi chiusi tutti i porti, da Gothland fino al capo di Finistere38, e tutti i golfi della Bretagna e della Spagna. La sua nave si chiamava Maddalena.

Era venuto con noi anche un dottore, di cui non c’era in tutto il mondo l’eguale in medicina e in chirurgia, poiché conosceva a fondo anche l’astrologia. Si occupava moltissimo dei suoi malati, intrattenendoli delle ore intere con esperimenti magici; e con molta abilità sapeva rendere oroscopo39 favorevole all’ammalato.

Trovava subito la causa di qualunque malattia, sia che provenisse dal freddo, sia