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prologo. | 19 |
e d’ogni parte gli piovevano regali. Era difficile trovare un altro che sapesse fare i proprî interessi come lui. I suoi beni erano tutti libera proprietà; e non si poteva fare sospetti su quel ch’egli comprava. Era un uomo d’affari, senza dubbio, ma aveva un po’ la smania di darsi da fare anche piú del bisogno. In tribunale citava tutti i momenti casi e giudizi che risalivano, nientemeno, al tempo del re Guglielmo27. Aveva l’abilità di redigere e presentare un verbale in modo, che nessuno vi trovava mai da ridire; e sapeva a mente tutti gli articoli del codice. Cavalcava alla meglio, con una veste di stoffa a varî colori, stretta alla vita da una cintura di seta a striscie. Ma basta del suo vestiario.
Faceva parte della brigata anche un possidente28, con la barba bianca come un fiore di margherita e col viso molto colorito. La mattina, appena alzato, cominciava sempre con una buona zuppa nel vino. Da vero figlio di Epicuro era solito passarsela allegramente, e pensava che la vera felicità è riposta nel pieno godimento del pia-