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18 | novelle di canterbury. |
parare qualche cosa. E pregava giorno e notte per l’anima di coloro, che contribuivano, in qualche modo, a procurargli i mezzi di studiare, non avendo egli al mondo altro pensiero, altro desiderio che lo studio. Non diceva mai una parola più del necessario e parlava sempre correttamente, e con modestia, in poche parole, e sempre con molto criterio. I suoi discorsi erano pieni di virtù e di morale, e con ugual piacere era sempre disposto a imparare e ad insegnare.
C’era, con noi, anche un impiegato del tribunale,24 colta e intelligente persona, il quale aveva passeggiato più di una volta su e giú per il portico di Westminster25. Era un uomo che aveva realmente delle ottime qualità; sempre prudente e pieno di buon senso, ispirava a tutti un certo rispetto. Godeva tale stima, ed erano cosí apprezzati i suoi savi discorsi, che molto spesso era invitato a sedere giudice in tribunale, a nome di una intera commissione26. Con la sua dottrina, e col nome che s’era fatto, guadagnava quanto voleva,