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il cantare di ser thopas. | 313 |
quale vedutolo gli disse: “Ragazzo, per il Dio Termagante7, se non te ne vai subito via da questi luoghi, dove io capito spesso, ti ammazzo il cavallo con una randellata. Sappi che qui fra i suoni delle arpe e della zampogna, in mezzo ad una vera sinfonia di strumenti, abita la regina delle fate.„
Il cavaliere rispose: “Il cielo mi assista, e domani io tornerò qui armato per misurarmi con te: e par ma foy la mia lancia non te la farà passare tanto liscia. Poiché non sarà trascorso il primo quarto del giorno, che io ti avrò passato lo stomaco da parte a parte, e tu cadrai morto in questo luogo stesso„.
Ciò detto, ser Thopas fuggí via, mentre il gigante con una terribile fionda gli scagliava dietro delle pietre per ucciderlo: ma egli con l’aiuto di Dio e con la sua destrezza si salvò.
Ed ora, signori, fate bene attenzione alla mia storia, che è piú gaia del canto dell’usignuolo. Poiché ora sentirete come Ser Thopas, chino sul suo cavallo e stringendosi nelle spalle per evitare i sassi del gigante,