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del mercante d’indulgenze 285

e turpe, soffocato da un travaso di sangue mentre era ubriaco. Un capitano, veramente, avrebbe dovuto essere piú sobrio.

Guardate, soprattutto che cosa fu co mandato a Lamuele7. Dico Lamuele, state attenti, non Samuele. Leggete la Bibbia, e vi troverete qualche cosa a proposito del dare a bere il vino ai giudici che devono amministrare la giustizia8. Ma basta oramai di questo, perché ne ho parlato anche troppo. Ora che vi ho detto dell’ingordigia, vi metterò in guardia contro il giuoco. Il giuoco è il vero padre della menzogna e dell’inganno; insegna il turpiloquio e a bestemmiare Cristo. Spinge all’omicidio, e fa perdere denari e tempo: senza contare, poi, che l’essere tenuto per un volgare giocatore è cosa riprovevole e disonorante. E quanto piú uno è di elevata condizione, tanto piú sciagurato diventa agli occhi di tutti. Un principe il quale ha il vizio del giuoco, perde, nell’opinione pubblica, il suo prestigio di regnante e di uomo politico.

Stilbone9 il quale era una persona savia, mandato da Sparta, con onorevole