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il quale aveva raccontato la pietosa storia liviana di Virginia che è uccisa dal padre perché non sia vittima delle disoneste voglie di Appio Claudio.

(2) Per quante ricerche abbia fatto, non ho potuto trovare notizie di S. Roniano. Forse si tratta di qualche persona che non fu canonizzata veramente, ma solo santificata, per tradizione, dal popolo.

(3) Il Tyrwhitt suppone che il poeta intenda riferirsi alla Epist. LXXXIII, nella quale Seneca dice: “Extende in plures dies illum ebrii habitum: numquid de furore dubitatis? Nunc quoque non est minor sed brevior.„

(4) Il Chaucer ha tradotto letteralmente dalla sacra scrittura: “Multi enim ambulant etc.„ Cfr. Filipp. III. 18.

(5) Vicino a Cadiz.

(6) Chepe (Cheapside) era nel medio evo una delle parti del vasto territorio di Londra dove affluiva la classe più ricca della cittadinanza, e dove il commercio aveva uno sviluppo grandissimo. Cfr. Prologo gen., pag. 40.

(7) Prov. XXXI. 6.

(8) Prov. XXXI. 4.

(9) Probabilmente il Chaucer ha tolto questa storia dal Polycraticus, sive de nugis Curialium et vestigiis Philosophorum di Giovanni da Salisbury, che visse durante il regno di Enrico II, fu vescovo di Chartres nel 1176, e morí nel 1180. Il testo del Polycraticus (I, 5), nel quale però invece di Stilbone che si reca a Sparta si racconta di un tal Chilone mandato ambasciatore a Corinto, dice cosí: “Chilon Lacedaemonius, iungendae societatis causa missus Corinthum, duces et seniores populi ludentes invenit in alea. Infecto itaque negotio