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[2076-2078] Apostrofi, invocazioni, imprecazioni 741


alloggiamenti del giovane Cesare. Ma essendo poi ad altro tempo presto ad appiccare la seconda zuffa, la notte avanti gli apparve il medesimo genio senza far parola. Onde compreso l’ora destinata esser venuta, si gittò impetuosamente ad ogni rischio della battaglia: non cadde già nel combattere, ma con la sua gente fuggendo in rotta, venne ad un luogo scosceso ed alto, ove, appoggiato il petto alla spada nudo, con l’aiuto d’un amico, il quale, come si racconta, lo sospinse sopra la punta, terminò i giorni suoi.»

2076.   Surge carnifex.1

Di C. Cilnio Mecenate narrano gli storici che fosse di animo mite, e che raccomandasse ad Augusto, che aveva appoggiato nelle sue aspirazioni all’impero e che molto lo amava, di starsene lontano dalla crudeltà e dal sangue (cfr. Seneca, Epist., 114, 8). Questo rende verosimile l’aneddoto di lui conservatoci da Dione Cassio (Hist, rom., lib. LV. cap. 7) e dallo storico bizantino Giorgio Cedreno (Comp, histor., sub regno Cæsaris). Riproduco il racconto con le parole di quest’ultimo nella versione latina di Guill. Xylander (fra gli Script. hist. byzant., ediz. di Parigi, 1647, pag. 171): «Charus ei [Augusto] fuit Mœcenas vir sapiens: qui et primus rationem per notas scribendi reperit. Is cum quodam die Cæsar jus diceret, multosque capite damnaret, nequo ipse ad eum praæ turba hominum accedere posset, in scheda scripsit. Surge carnifex: eamque signatam in gremium eius coniecit. Ea lecta. Cæsar surrexit, iussitque sententiarum lataruni a se executionem differri.»

Alle precedenti frasi, di origine istorica, si possono aggiungere le seguenti puramente letterarie, diu- di Virgilio:

2077.   O terque quaterque beati!2

(Eneide, lib. I. v. 94).

2078.   .... Di, talem terris avertite pestem!3

(Eneide, lib. III, 620).
  1. 2076.   Alzati, carnefice.
  2. 2077.   O tre e quattro volte beati!
  3. 2078.   O Dei, allontanate dalla terra un tale flagello!