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732 Chi l’ha detto [2044-2047]


2044.   Pochi e valenti, come i versi di Torti.

Questo Torti, cui il Manzoni fa sì bell’elogio (giustificato forse più dalla amicizia che dal merito reale), è Giovanni Torti, nato a Milano nel 1774, morto a Genova nel 1852, poeta gentile e fine, non indegno perciò delle lodi di tant’uomo.

2045.   Si guardan sempre e non si toccan mai.

(Aleardi, Lettere a Maria, I, L’invito, quart’ultimo verso).

Sono «due verdi isolette vicine.... divise per grande abisso.» Di questa imagine aleardiana fu detto che fosse un plagio dal poeta castigliano Manuel del Palacio. Ma E. Mele in un articolo Di un preteso plagio aleardiano, nel Fanfulla della Domenica, 1911, vol. XXXIII, n. 24, dimostra che è invece il poeta spagnuolo che ha imitato l’italiano.

2046.   Più vero e maggiore.

tutti sanno che sono parole del Carducci, ma inesattamente riportate. Il Carducci, nei versi dedicati Alla figlia di Francesco Crispi per le nozze di lei (10 gennaio 1895) scrisse:

          Quando, novello Procida,
          E più vero e migliore, innanzi e indietro.
          Arava ei l’onda sicula.

I giornali, dove la bella poesia comparve da prima, stamparono più vero e maggiore: e i gazzettieri, specialmente quelli ostili al Crispi, ci fecero sopra infiniti commenti, insulsi e irriverenti, che però valsero a dar celebrità alle frase.

E ora, prima di passare alle frasi straniere, ancora alcune frasi italiane, tolte dal teatro.

2047.   Vero Pandolfo.

Sapere o non sapere chi sia il vero Pandolfo; aver trovato il vero Pandolfo, sono frasi vivissime dell’uso toscano per significare che si conosce o non si conosce, che si è trovato o non si è trovato il responsabile, il colpevole, il vero autore di qualche