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[1924-1928] Frasi d’intercalare comune 705


Il Pascal (loc. cit.) cita: Quintiliano VIII, § 5 e 11 e Cassiodoro, Orthogr. VII, 146, i quali imitarono questa frase.

1924.   Meminisse juvabit.1

dal verso 203 del lib. I:

....Forsan et hæc olim meminisse juvabit.


imitato da un luogo dell’Odissea di Omero (lib. XII. v. 212). Anche per questo il Pascal cita: Seneca, Epist., 78, 15 e Macrob.. Sat., VII. 29. La eroica Eleonora Fonseca Pimentel, udita con fermo animo la sentenza che la condannava a morte per aver sognata la libertà d’Italia, mentre saliva al patibolo alzato il 20 agosto 1799 nel luogo istesso dove già perì Corradino di Svevia, altro non disse che il mesto verso virgiliano: Forsan, ecc. (Coco. Saggio storico sulla rivoluzione di Napoli, § 50).

1925.   Per varios casus, per tot discrimina rerum.2

(Eneide, lib. I. v. 204).

1926.   .... Quæque ipse miserrima vidi
Et quorum pars magna fui.3

(lib. II. v. 5-6).

È Enea che cosi parla di sè e delle sventure d’Ilio. Confronta col nostro:

1927.   Quando mi gioverà narrare altrui
Le novità vedute e dire: Io fui!

(Tasso, Gerusalemme liberata, c. XV. ott. 38).

Torniamo all’Eneide:

1928.   Horresco referens.4


  1. 1924.   Sarà bene ricordarsene.
  2. 1925.   Attraverso varie avventure, e tante vicende di cose.
  3. 1926.   Le quali miserrime cose io stesso e in cui ebbi gran parte.
  4. 1928.   Inorridisco nel raccontare.
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