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[97-101] | Amore | 29 |
sono le quotidiane occupazioni degli innamorati secondo il cantore di Erminia, che pur doveva intendersene. Un galante abate invece del secolo scorso così descriveva la vita di un innamorato:
97. Chi vive amante sai che delira;
Spesso si lagna, sempre sospira,
Né d’altro parla che di morir.
Lo stesso Metastasio così diceva dell’amore dei vecchi:
98. L’arido legno
Facilmente s’accende,
E più che i verdi rami, avvampa, e splende.
e della infedeltà degli amanti:
99. È la fede degli amanti
Come l’Araba fenice:
Che vi sia, ciascun lo dice,
Dove sia, nessun lo sa.
Sono pure di lui quei versi celebri che hanno acquistato oggi il valore di proverbio:
100. Passò quel tempo, Enea,
Che Dido a te pensò. Spenta è la face,
È sciolta la catena
E del tuo nome or mi rammento appena.
In tempi a noi più vicini udremo in una tragedia famosa:
101. Vederti, udirti, e non amarti.... umana
Cosa non è.