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[1725-1729] | Temperanza, moderazione | 577 |
Una forma di moderazione è la temperanza, di cui dice Cicerone nei Paradossi (IV, 3, 49):
1725. Magnum vectigal.... parsimonia.1
Il testo integro così suona: «O dii immortales! non intelligunt homines, quam magnum vectigal sit parsimonia.»
Tale la esercitavano a tavola i pastori, uno dei quali diceva ad Erminia:
1726. ....Questa greggia e l’orticel dispensa
Cibi non compri alla mia parca mensa.
(Tasso, Gerusalemme liberata, c. VII, ott. 10).
e nel costume in generale la Firenze sobria e pudica del sec. XII, di cui Dante ci descrive lo stato felice:
1727. Non avea catenella, non corona,
Non donne contigiate, non cintura
Che fosse a veder più che la persona.
(Paradiso, c. XV, v. 100-102).
In argomento di moderazione può citarsi anche quel passo dell’Evangelo:
1728. Porro unum est necessarium.2
(Evang. di S. Luca, cap. X, vers. 42).
rimasto famoso per una facezia del Piovano Arlotto che spiegandolo una domenica dal pulpito convinse i suoi parrocchiani a portargli un porro per uno (Piovano Arlotto, Facezie, ediz. Baccini, Firenze 1884, pag. 106): od anche il motto:
1729. Non bramo altr'esca.
leggera variante di un emistichio petrarchesco. II verso intiero (Son. in vita di M. Laura, num. CXIV secondo il Marsand,