Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
26 | Chi l’ha detto? | [83-87] |
Si dice che il Card. Richelieu, quando morì nel 1638 il famoso Père Joseph, l’Eminenza Grigia, esclamasse: «Je perds en lui une moitié de mon âme». Terenzio a proposito del continuo bisticciarsi degli innamorati opportunamente dice:
83. Amantium iræ amoris integratio ’st.1
Il verso intercalare del leggiadro poemetto Pervirgilium Veneris, sive carmen trochaicum de vere, d’incerto autore, ma attribuito a torto a Catullo, canta il dominio universale di amore:
84. Cras amet qui nunquam amavit; quique amavit, cras amet.2
Il grande Arpinate ne esalta il potere in una breve ma eloquentissima sentenza:
85. Nihil difficile amanti puto.3
e Marziale descrive lo stato di due amanti in perpetua guerra, ma pure inseparabili, con un bellissimo verso:
86. Nec possum tecum vivere, nec sine te.4
ch’egli del resto non ha fatto che togliere quasi di peso a Ovidio, il quale negli Amores, lib. III, el. 11, v. 39, aveva detto:
87. ....Nec sine te, nec tecum vivere possum.5
e che l’Alfieri imitò nell’Oreste (a. III, sc. 1) facendo così parlare Clitennestra: