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532 Chi l'ha detto? [1583-1586]
ma ciò pur troppo non è possibile, e invece:

1583.   Ben s’ode il ragionar, si vede il volto;
Ma dentro il petto mal giudicar puossi.

(Ariosto, Orlando furioso, c. V, ott. 8).

Ma già le non s’hanno più a chiamare bugie, bensì

1584.   Spiritose invenzioni.

dopo che nel Bugiardo, la commedia dell’immortale Goldoni (a. I, sc. 4), al servo Arlecchino meravigliantesi del come egli faccia a inventare tante filastrocche, a dire tante bugie senza confondersi, Lelio ribatte: «Ignorante! queste non sono bugie; sono spiritose invenzioni, prodotte dalla fertilità del mio ingegno pronto e brillante.» L’astuto servo non capisce a sordo, e applaudisce di continuo alle spiritose invenzioni del padrone.

Il cinico consiglio

1585.   Mentez, mes amis, mentez.1

si attribuisce a Voltaire, e le parole sono infatti di lui, ma non avevano nelle intenzioni del loro autore il significato impudente che, citandole così staccate, mostrano di avere. Si tratta invece ch’egli non voleva confessare di esser l’autore della commedia L'Enfant prodigue. «Mais si l’on vous devine? disaient ses amis — Criez, l'on se trompe, ce n'est pas de Voltaire, mentez, mes amis, mentez!»

1586.   Se non è vero è ben trovato.

È frase proprio italianissima, tanto che anche i nostri buoni vicini, francesi e tedeschi, la citano tale e quale, e tutti la capiscono. Non se ne conosce la origine precisa: quella supposta dal Büchmann e da altri che la vogliono cercare in certe antiche versioni del Don Quijote non regge. Nei Marmi di Anton Francesco Doni (di cui la prima ediz. è del 1552) si legge nel Ragionamento Quarto (ediz. di Firenze, 1863, pag. 76): «Fatti pure in là, non mi toccar con essa; se non è vero, egli è stato un bel trovato.» Ma io credo che pure il Doni non facesse che ri-

  1. 1585.   Mentite, amici, mentite.