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504 | Chi l’ha detto? | [1487-1491] |
Incitamento a virili propositi, a gesta nobili e audaci sono le parole di Marco Gratico nel Prologo de La Nave, tragedia di Gabriele D’Annunzio:
1487. Arma la prora e salpa verso il Mondo.
Le ripete poi Basiliola, l’«Aquila di Aquileia», a Marco Gratico in fine del primo Episodio quando la tentatrice lo spinge alla conquista di Costantinopoli: e divennero perciò il motto di guerra dei nazionalisti.
È pure segno di altezza d’animo il contenersi nobilmente nelle contese e nelle polemiche, secondo quel che di sè medesimo diceva Cicerone:
1488. Et refellere sine pertinacia et refelli sine iracundia parati sumus.1
Ecco invece gli uomini di animo pusillo,
1489. .... Coloro
Che visser sanza infamia e sanza lodo.
come furono chiamati da Dante (Inferno, c. III, v. 35-36) che più sotto li dice:
1490. .... La setta de’ cattivi
A Dio spiacenti ed ai nemici sui.
Sono costoro i poltroni e vili, che Dante stesso nel verso subito appresso chiama:
Questi sciaurati che mai non fur vivi.
ed ai quali si può applicare il verso del Petrarca:
1491. Gente, a cui si fa notte innanzi sera.
- ↑ 1488. Siamo pronti a contraddire senza ostinazione, ed a lasciare, senza adirarci, che altri ci contraddica.