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[1100-1102] | Parlare, tacere | 363 |
Anche Dumas figlio nella Question d’argent (a. II, sc. 7): « — Les affaires? c’est bien simple: c’est l’argent des autres.» e François Béroalde de Verville nel Moyen de parvenir: « — Mais de quoi sont composées les affaires du monde? — Du bien d’autrui. — »
§ 52.
Parlare, tacere
Il linguaggio è il dono più sublime che gli dei potessero fare agli uomini, ma non a tutto arriva, e vi sono cose e sentimenti che la parola è incapace a descrivere. Ciò affermava anche Dante là dove disse:
1100. Trasumanar significar per verba
Non si potria.
cioè che il linguaggio umano non è sufficiente a descrivere quel che prova chi trasumana, ossia diventa più che umano, si avvicina alla divinità.
Oltre le cose che non si possono o meglio che non si sanno dire, vi sono quelle che non si devono dire. Per esempio lo stesso poeta ci ammonisce che:
1101. Sempre a quel ver c’ha faccia di menzogna
Dee l’uom chiuderle labbra fin ch’ei puote,
Però che sanza colpa fa vergogna.
ed altrove che ci sono cose delle quali:
1102. Più è tacer, che ragionare, onesto.