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[934-936] Nazioni, città, paesi 297


Quixote, parte II, cap. XXIII. Non so però in quale lingua si trovi la paremia originale nè a chi debba attribuirsi.

Il pessimista potrà osservare che tanta varietà nella natura umana non serve che a porre in evidenza l’abbondanza e la varietà dei difetti e dei vizi; ma d’altra parte

934.                                           .... Chi può vantarsi
Senza difetti? Esaminando i sui
Ciascuno impari a perdonar gli altrui.

(Metastasio, Zenobia, a. I, sc. 3).

Il pessimista potrà pure dedurre che assai pericoloso è l’aver che fare con molti cervelli, poichè è assai dubbio di trovarli uniti e di condurli a savio consiglio. Perciò le masse troppo spesso si appigliano al peggiore dei partiti, e si lasciano facilmente raggirare dai furbi, come giustamente diceva il Giusti in quel suo notissimo sonetto:

935.   Che i più tirano i meno è verità.
     Posto che sia nei più senno e virtù;
     Ma i meno, caro mio, tirano i più,
     Se i più trattiene inerzia o asinità.






§ 48.

Nazioni, città, paesi



Le frasi che raccolgo in questo paragrafo sono in gran numero di vituperio, poichè sembra che queste si ricordino più facilmente delle altre. Tuttavia sarebbe sciocco il trarne argomento a spregiare questo o quel paese, poichè esse non hanno ormai che valore storico, e in ogni modo:

936.   Le pour et le contre se trouvent en chaque nation1

(Bayle, Pensées sur la comète, sect. 142).

  1. 936.   il pro e il contro si trovano in ogni nazione.