Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
222 | Chi l’ha detto? | [696-697] |
Rodolfo Agricola negli Sprichwörter, n. 281, che scrisse: Nervi bellorum pecuniæ, nè Rabelais nel Gargantua, I, 46: Les nerfs des batailles sont les pécunes. Si sogliono ripetere pure le parole rivolte a Luigi XII dal maresciallo Gian Giacomo Trivulzio, detto il Gran Trivulzio, quando si trattò di invadere il Milanese: Pour faire la guerre avec succès, trois choses sont absolument nécessaires: premièrement, de l’argent; deuxièmement, de l’argent; et troisièmement, de l’argent; e il Trivulzio che per la eccessiva sua avarizia era diventato la favola della Corte, era più d’ogni altro al caso di poter proclamare con efficacia questo principio. Richelieu peraltro soggiungeva che: Si l’argent est, comme on dit, le nerf de la guerre, il est aussi la graisse de la paix. E la verità vera è che il danaro è non soltanto il nervo della guerra ma il nervo di tutte le cose. E già Eschine (In Ctesiph., 52) fra i neologismi che rimprovera a Demostene, cita quello di aver chiamato il denaro τὰ νεῡρα τῶν πραγμάτων, i nervi delle cose, e dopo di lui il filosofo Bione diceva, τὸν πλοῡτον νεῡρα πραγμάτων (in Diog. Laert., IV, 7, 3, §48). E, per non dire di molti altri autori classici che usarono simile locuzione (vedi Büchmann, Gefl. Worte, XXIII. Aufl., S. 373), anche Cicerone scrisse nelle Filippiche (V, 2): Nervos belli pecuniam e nell’orazione De imperio Cn. Pompeo (VII, 17): Vectigalia nervos rei publicæ.
696. Silent leges inter arma.1
scrisse Cicerone nell’orazione Pro Milone (IV, 10), che Lucano (Pharsalia, lib. I, v. 277) così ridusse: Leges bello siluere coactæ. Su questa massima scrisse lo Schwendendörffer una Oratio de sententia «Inter arma silent leges» (Altdorfii, 1631).
697. Tout soldat français porte dans sa giberne le bâton de marèchal de France.2
è attribuito a Napoleone I (E. Blaze, La vie militaire sous l’Empire, vol. I, pag. 5); e questa speranza di gloria e di guadagno era