Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
120 | Chi l’ha detto? | [409-413] |
(confronta con Cicerone [Ad Atticum, 2, 1, 1]: Mulieres ideo bene olere, quia nihil olebant), ma non lodarla per la ricchezza, poichè veramente, troppe volte se non sempre:
409. Intolerabilius nihil est quam femina dives.1
Puoi anche lodarla tutta, e dire col gentile cantore di Laura:
410. Beati gli occhi che la vider viva.
ovvero chiamarla col Parini:
411. Un tesor che non ha pari
E di grazia e di beltà.
Confronta più sotto, alla str. 15 della stessa canzone, i versi:
Tuttavia non esagerare nella lode, perchè guai a chi ha una donna perfetta, come malignamente dice Giovenale:
412. Quis ferat uxorem cui constant omnia?2
Ma se al contrario vuoi farle ingiuria, l’Ariosto te ne insegna una ricetta sicura:
413. ....A donna non si fa maggior dispetto,
Che quando o vecchia o brutta le vien detto.
Cito qui per ultimi, non essendomisi offerta altra occasione, i due notissimi versetti biblici, che si ripetono ad ogni momento a proposito di matrimonio e di moglie: