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208 che cosa è l’arte?

Puschkin, alcuni del Maupassant, ed anche i romanzi di Dumas padre; ma tutte queste opere esprimono dei sentimenti così individuali, e lasciano tanto posto alle particolarità dei tempi e dei luoghi, e sopratutto hanno un fondo così povero, che non sono accessibili se non agli uomini d’un’epoca molto ristretta, e non possono sostenere il confronto coi capolavori dell’arte universale d’una volta.

Prendete, per esempio, la storia di Giuseppe, figlio di Giacobbe, Dei, fratelli di Giuseppe che lo vendono a mercatanti per gelosia del favore che egli gode presso il padre; la moglie di Putiphar che vuol sedurre Giuseppe; questi che perdona i fratelli e il resto: eccovi dei sentimenti accessibili al contadino russo, al chinese, all’africano, al bambino e al vegliardo, al letterato e all’illetterato; e tutto ciò è scritto con tanta sobrietà, senza particolari inutili, che potete trasportare il racconto in qualunque altro ambiente senza che perda nulla della sua chiarezza e del suo patetico. Come sono diversi i sentimenti di Don Chisciotte, o degli eroi di Molière, benchè Molière sia l’artista più universale, e perciò il più grande dell’arte moderna! E quanto sono ancora più diversi i sentimenti di Pickwic o degli eroi di Gogol! Essi sono d’uno