Pagina:Cesare Balbo - Delle speranze d'Italia.djvu/111


capo settimo 79

le tradizioni più universali e più importanti? lo non entro in intenzioni, e lascio ciascuno decidere inappellabilmente delle proprie. Ma discuto i fatti e lor importanze; ed importantissimo affermo, che si serbi la salutare infamia del Seicento. Invano ci si cita per redimerlo la grandezza di Galileo. Galileo fu primo, buono, grande e pratico avviatore delle scienze materiali tutte quante, in quel metodo dello sperimento, che Bacone non fece se non raccomandare quand’era già incominciato a praticarsi. E quindi è buona la rivendicazione di questa vera e grande gloria italiana; buono T osservare la inesauribile fecondità dell’ingegno italiano, il quale troncategli tutte l’altre vie seppe pur trovarne a sè ed altrui una nuova e magnifica. Ma le scienze materiali hanno questa, che non so s’io chiami virtù o vizio: che elle non sono quanto l’altre, dipendenti dalle virtù, dalle condizioni nazionali; che elle possono allignare e fiorire anche in nazioni servili e corrotte; benchè poi non vi fruttifichino a lungo nemmen esse. E il vero è che la vita di Galileo è prova ella stessa della dappocaggine de’ suoi contemporanei. Non è il papa, non la curia romana, contro cui si voglian rivolgere l’ire principali per le persecuzioni fatte a Galileo. La curia romana non fece forse, ella, di quella questione di scienza, una questione di teologia? Ga-