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LXXIX.


C

hiesa e Convento dell’Annunziata e Ospedale degli Innocenti nei primi anni del sec. XVI, veduti dall’orto dei Domenicani di S. Marco, che si trovava dove ora sorge l’Istituto di Studi superiori. La cupola o rotonda dell’Annunziata, dal tetto più tardi rialzato, si mostra ancora nella forma datale, secondo alcuni, da Leon Battista Alberti, secondo altri, da Michelozzo. Quasi tutto oggi, nella parte del monastero, appare trasformato o incluso in altre costruzioni; appena si ritrova la parte, che il disegno mostra nel mezzo, col tetto inclinato a destra e con una bifora. Il magnifico Ospedale degli Innocenti, gloria del Brunelleschi, non ancora contaminato dalla gabbia che l’incorona dal 1897, sta a destra in tutta la sua leggiadria. L’artista l’ha, forse per restringerne l’aspetto intero entro i limiti del suo disegno, ridotto di due archi, ma non è possibile pensare che allora fosse così, perchè i documenti sincroni parlano recisamente di nove arcate, di dieci colonne e d’altrettanti medaglioni in terracotta smaltata. Si sa poi che le due fronti architettoniche estreme furono decorate nel 1818, e che l’opposto edificio, col portico simile, fu costrutto nel 1518 da Antonio da Sangallo pei Servi di Maria.

Raccolta topografica degli Uffizi. — Disegno di fra Bartolommeo di S. Marco (1475-1517)