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mio. Dico, che sopra costoro voglio che egli levi la croce, cioè, in perseguitare i vizj e i difetti loro. Divelto il vizio, è piantata la virtù, ponendo questa croce in mano di buoni pastori e rettori nella santa Chiesa. E se non ci è di fatti, vuole che quelli che sono a fare, voi miriate che siano buoni e virtuosi, che non temano la morte del corpo loro. Non vuole Dio che si ragguardi agli stati ed alle grandezze ed alle pompe del mondo, perocchè Cristo non ha conformità con loro, ma solo alla grandezza e ricchezza della virtù. A questo modo, li buoni con l’affetto della croce perseguiteranno li vizj delli cattivi. Pregovi, santissimo padre, per amor dell’agnello svenato, consumato e derelitto in croce, che voi, come vicario suo, adempiate questa dolce volontà, facendo ciò che potete fare e sarete poi escusato dinanzi a lui, e la coscienza vostra sarà scaricata. Se non faceste quello che potete, sarestene molto ripreso da Dio. Spero per la sua bontà e santità vostra, che voi il farete, siccome avete fatto dell’una d’averla messa in effetto F, cioè dell’andata vostra, così compirete l’altre del santo passaggio e del perseguitare li vizj che si commettono nel corpo della santa Chiesa. Non dico più; perdonate alla mia presunzione. Missere lo duca G so che verrà a voi per ragionarvi con grande desiderio del fatto del santo passaggio, come detto è; dateli buono effetto per l’amore di Dio. Adempite il dolce desiderio suo. Permanete nella santa dolce dilezione di Dio. Domandovi umilmente la vostra benedizione. Jesù dolce. Jesù amore.