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devate il modo. Ecco il capo, padre santo. Il duca d’Angiò D vuole, per la morte di Cristo e reverenzia della santa croce, con amoroso e santo desiderio, pigliare questa fatica, la quale, per amore che egli ha del santo passaggio, gli pare leggera, dolcissima gli parerà, pure che voi, babbo santissimo mio, vogliate attendere a farlo. Oimè, dolce Dio amore, non indugiate più a mandare in effetto il vostro desiderio e dolce volontà. Sappiate, sappiate tenere i tesori e doni di Cristo, i quali vi manda innanzi ora mentre che avete il tempo.
II. Pare che la divina bontà tre cose vi richiegga, dell’una ne ringrazio Dio e la santità vostra, che egli ha fermato e stabilito il cuore vostro, fattovi forte contra le battaglie di coloro che vi volevano impedire, cioè dall’andare a tenere e possedere il luogo vostro. Godo ed esulto della buona perseveranzia che avete avuta, mandando in effetto la volontà di Dio ed il vostro buono desiderio.
III. Ora vi prego, che voi siate sollecito d’adempire L’altre due, perocchè pregando io il nostro dolce Salvatore per voi siccome, mi mandaste dicendo, manifestando egli, ch’io dicesse a voi che voi doveste andare, ed io scusando, reputandomi indegna d’essere annunciatrice di tanto misterio, dicevo. Signore mio, io ti prego, che se egli è la tua volontà che egli vada, che tu gli accresca ed accenda più il desiderio suo: diceva per la sua bontà il nostro dolce Salvatore:
Digli sicuramente, che questo ottimo segno gli do, che ella è mia volontà e che egli vada, che quanto più contrarj gli verranno, e più gli sarà contraddetto che egli non vada, più si sentirà crescere in sè una fortezza che uomo non parerà che egli la possa togliere, che è questo contra il modo suo naturale E. Or ti dico, ch’io voglio che egli levi la croce santissima sopra gl’infedeli e levila sopra de' sudditi suoi, ciò sono quelli che si pascono e notricansi nel giardino della santa Chiesa, che sono ministratori del sangue