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sporrano con grande affetto; e disposti sono a dare la vita per Cristo. Oimè, Dio amore dolce: rizzate, babbo, tosto il gonfalone della santissima croce, e vedrete i lupi diventare agnelli. Pace, pace, pace, acciocchè non abbi la guerra a prolongare questo dolce tempo; ma se volete fare vendetta e giustizia, pigliatela sopra di me misera e miserabile, e datemi ogni pena e tormento che piace a voi insino alla morte. Credo, che per la puzza delle mie iniquità F sieno venuti molti difetti e molti inconvenienti e discordie; dunque sopra me misera vostra figliuola, prendete ogni vendetta che volete. Oimè, padre, io muojo di dolore e non posso morire. Venite, venite, e non fate più resistenza alla volontà di Dio che vi chiama, e l’affamate pecorelle v’aspettano che veniate a tenere e possedere il luogo del vostro antecessore e campione apostolo Pietro G; perocchè voi, come vicario di Cristo, dovete riposarvi nel luogo vostro proprio H. Venite dunque, venite, e non più indugiate e confortatevi, e non temete d’alcuna cosa, che avvenire potesse, perocchè Dio sarà con voi. Dimandovi umilemente la vostra benedizione, e per me e per tutti i miei figliuoli I, e pregovi che perdoniate alla mia presunzione. Altro non dico: permanete nella santa e dolce dilezione di Dio. Jesù dolce. Jesù amore.