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libro primo. 65


Salute, gl’inscrisse il nome suo; parendogli che, benchè fosse nato in una famiglia così chiara, ed onorata di tanti titoli di consolati, di trionfi e d’altre dignità, e fosse litterato e perito nelle leggi e numerato tra gli oratori33, potesse ancor accrescere splendore ed ornamento alla fama sua lasciando memoria d’essere stato pittore. Non mancarono ancor molti altri di chiare famiglie celebrati in quest’arte; della qual, oltra che in sè nobilissima e degna sia, si traggon molte utilità, e massimamente nella guerra, per disegnar paesi, siti, fiumi, ponti, ròcche, fortezze, e tai cose; le quali se ben nella memoria si servassero, il che però è assai difficile, altrui mostrar non si possono. E veramente, chi non estima questa arte, parmi che molto sia dalla ragione alieno; chè la machina del mondo, che noi veggiamo coll’amplo cielo di chiare stelle tanto splendido, e nel mezzo la terra dai mari cinta, di monti, valli e fiumi variata, e di sì diversi alberi e vaghi fiori e d’erbe ornata, dir si può che una nobile e gran pittura sia, per man della natura e di Dio composta; la qual chi può imitare, parmi esser di gran laude degno: nè a questo pervenir si può senza la cognizion di molte cose, come ben sa chi lo prova. Però gli antichi e l’arte e gli artefici aveano in grandissimo pregio, onde pervenne in colmo di somma eccellenza: e di ciò assai certo argomento pigliar si può dalle statue antiche di marmo e di bronzo che ancor si veggono. E benchè diversa sia la pittura dalla statuaria, pur l’una e l’altra da un medesimo fonte, che è il buon disegno, nasce. Però, come le statue sono divine, così ancor creder sì può che le pitture fossero; e tanto più, quanto che di maggior artificio capaci sono.

L. Allor la signora Emilia, rivolta a Joanni Cristoforo Romano, che ivi con gli altri sedeva, Che vi par, disse, di questa sentenza? confermarete voi, che la pittura sia capace di maggior artificio che la statuaria? — Rispose Joanni Cristoforo: Io, Signora, estimo che la statuaria sia di più fatica, di più arte e di più dignità, che non è la pittura. — Soggiunse il Conte: Per esser le statue più durabili, si poria forse dir che fossero di più dignità; perchè, essendo fatte per memoria, satisfanno più a quello effetto perchè son fatte,