E ricordomi aver già inteso, che Platone ed Aristotele vogliono
che l’uom bene instituito sia ancor musico; e con infinite
ragioni mostrano, la forza della musica in noi essere
grandissima, e per molte cause, che or saria lungo a dir30,
doversi necessariamente imparar da puerizia; non tanto per
quella superficial melodia che si sente, ma per esser sufficiente
ad indur in noi un nuovo abito buono, ed un costume
tendente alla virtù, il qual fa l’animo più capace di felicità,
secondo che lo esercizio corporale fa il corpo più gagliardo;
e non solamente non nuocere alle cose civili e della guerra,
ma loro giovar sommamente. Licurgo ancora, nelle severe
sue leggi, la musica approvò. E leggesi, i Lacedemonii bellicosissimi
ed i Cretensi aver usato nelle battaglie citare ed
altri instrumenti molli; e molti eccellentissimi capitani antichi,
come Epaminonda, aver dato opera alla musica; e
quelli che non ne sapeano, come Temistocle, esser stati
molto meno apprezzati. Non avete voi letto, che delle prime
discipline che insegnò il buon vecchio Chirone nella tenera
età ad Achille, il qual egli nutrì dallo latte e dalla culla, fu
la musica; e volse il savio maestro che le mani che aveano
a sparger tanto sangue trojano, fossero spesso occupate nel
suono della citara? Qual soldato adunque sarà che si vergogni
d’imitar Achille, lasciando molti altri famosi capitani
ch’io potrei addurre? Però non vogliate voi privar il nostro
Cortegiano della musica, la qual non solamente gli animi
umani indolcisce, ma spesso le fiere fa diventar mansuete;
e chi non la gusta, si può tener certo31 che abbia gli spiriti
discordanti l’un dall’altro. Eccovi quante essa può, che
già trasse un pesce a lasciarsi cavalcar da un uomo per
mezzo il procelloso mare. Questa veggiamo operarsi ne’ sacri
tempii in rendere laude e grazie a Dio; e credibil cosa è
che ella grata a lui sia, ed egli a noi data l’abbia per dolcissimo
alleviamento delle fatiche e fastidii nostri. Onde
spesso i duri lavoratori de’ campi sotto l’ardente sole ingannano
la lor noja col rozzo ed agreste cantare. Con questo
la incolta contadinella, che inanzi al giorno a filare o a
tessere si lieva, dal sonno si difende, e la sua fatica fa piacevole; questo è giocondissimo trastullo dopo le piogge, i