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annotazioni. | 343 |
Pag. 287, lin. 1. — Qui si biasima con efficaci parole l’amor sensuale, siccome anco ciò si fa in molte altre parti di questo Dialogo. Questo istesso concetto è stato spiegato da Giovan Boccaccio nel suo Labirinto, dicendo: Vedere adunque dovevi, Amore essere una passione accecatrice dello animo, disviatrice dell’ingegno, ingrossatrice anzi privatrice della memoria, dissipatrice delle terrene facultati, guastatrice delle forze del corpo, nemica della giovinetta, e della vecchietta morte, generatrice de’ vizii, abitatrice de’ vacui petti, cosa senza ragione e senza ordine e senza stabilità alcuna, vizio delle menti non sane, e sommergitrice dell’umana libertà. Vien teco medesimo le istorie antiche e le cose moderne rivolgendo, e guarda di quante morti, di quanti disfacimenti, di quante ruine ed esterminationi questa dannevole passione sia stata cagione. Ciccarelli.
Pag. 287, lin. 24. — Quanto sieno fallaci i sensi, e come spesso ci empiano di false opinioni, lo dimostra Socrate appresso Platone nel Fedone. Ciccarelli.
Pag. 287, lin. 26. — ragione, e però. Le Aldine’ del 1541 e del 1547, ragione: però.
Pag. 288, lin. 5, 6. — che i vecchi. Così il Dolce; le Aldine hanno che vecchi.
Pag. 288, lin. 12. — sia malo. Così le Aldine del 1528, 1533, 1545; forse alcuno preferirà la lezione delle altre Aldine, sia male.
Pag. 288, lin. 12. — meriti. Tutte le edizioni merita.
Pag. 288, lin. 31. — connumerati. Male le Aldine degli anni 1538, 1541 e 1547, commemorati.
Pag. 289, lin. 8. — non l’intendo. Le Aldine degli anni 1541 e 1547, non intendo.
Pag. 290, lin. 13. — Platone nel Fedro riferisce, che Stesicoro perdè la vista per aver biasimato la bellezza di Elena; la quale lodando poi, ricuperò la perduta luce. Ciccarelli.
Pag. 290, lin. 17. — Gli antichi filosofi posero nel centro la bontà, e nel circolo la bellezza; la bontà in un centro solo, ma in quattro circoli la bellezza. Questo centro dissero esser Dio; i quattro circoli dissero esser la mente, l’anima, la natura, e la materia. Ciccarelli.
Pag. 290, lin. 19. — mala anima. Cioè indole; ed è ciò che forse intende il Savio nella Sapienza al cap. VIII, v. 19, col dire: Sortitus sum animam bonam. Gaetano Volpi.
Pag. 290, lin. 24. — de’ fiori. Così corresse il Dolce; le edizioni Aldine hanno di fiori.
Pag. 290, lin. 35. Il Ficino, nel sesto libro della prima En-