Pagina:Castiglione - Il libro del Cortegiano.djvu/333


varianti. 317


qual sola avea. Gli altri compagni, desiderosi che il Papa gli rifacesse questo danno col donargliene un’altra, subito gli lo dissero. 11 Papa allora fecesi chiamar questo servitore, e dimandogli come così gli era morta la mula, e di che male. Esso rispose: — Padre Santo, credo sia stata la crudezza di queste acque di Perugia, che le hanno generati dolori, onde ella si è morta. — Allor il Papa, mostrando che molto gl’increscesse, e quasi che rimediare volesse, fatto chiamare il suo maestro di stalla, in presenza di quello e di tutti gli altri, che aspettavano certissimo che volesse comandare che se gli desse una mula, disse: — Noi intendemo, che queste acque sono molto crude e nocive alle bestie; però volemo che tu abbi rispetto alle nostre; e perchè non patiscano, fa che bevino l’acqua cotta. —

DEL CONTE LUDOVICO DA CANOSSA.

(Lib.II, cap. LXXVIII, pag. 148, lin 5, dopo le parole abito da savio. — )

Disse ancora ad un altro, che dicea che non osava andare a Napoli, perchè sapeva certo che quelle Regine non lo lascieriano di poi partire, e fariano guardare li passi: — Tu le potrai gabbare benissimo; perchè esse hanno concesso per una sua patente licenza a Monsignore di Aragona di cacciare buon numero di cavalli del reame: e però tu ancor potrai metterti in frotta con quell’altre bestie, e passerai sicuramente. —

LODI DI FRANCESCO MARIA DELLA ROVERE.

(Lib.IV, cap.II, pag. 241, lin. 27-35, invece delle parole il Signor Francesco
Maria Rovere fino a lodevoli costumi.
)

Fu ancora il signor Prefetto Francesco Maria della Rovere fatto duca d’Urbino; benché molTo maggior laude attribuire si possa alla casa dove nutrito fu, che in essa sia riuscito così raro ed eccellente signore in ogni qualità di virtù, come or si vede, che dello essere pervenuto al ducato d’Urbino. Nè credo che di ciò picciol causa sia stata la nobile e rara compagnia, dove in continua conversazione sempre ha veduto ed udito lodevoli costumi; chè in vero senza altro ajuTo che di natura non pare che credere si possa, che