con tutte quelle cose che imaginar sa che le abbiano a piacere?
A qual tempo affacciar mai si può alla finestra, che
sempre non veda22 passar l’ostinato amante, con silenzio di
parole ma con gli occhi che parlano, col viso afflitto e languido,
con quegli accesi sospiri, spesso con abondantissime
lacrime? Quando mai si parte di casa per andar a chiesa o
ad altro loco, che questo sempre non le sia inanzi, e ad ogni
voltar di contrata non se le affronti con quella trista passion
dipinta negli occhi, che par che allor allora aspetti la morte?
Lascio tante attilature, invenzioni, motti, imprese, feste,
balli, giochi, maschere, giostre, torniamenti; le quai cose
essa conosce tutte esser fatte per sè. La notte poi mai risvegliarsi
non sa, che non oda musica, o almen quello inquieto
spirito intorno alle mura della casa gittar sospiri e voci lamentevoli.
Se per avventura parlar vuole con una delle sue
fanti, quella, già corrotta per denari, subito ha apparecchiato
un presentuzzo, una lettera, un sonetto, o tal cosa,
da darle per parte dello amante; e quivi entrando a proposito,
le fa intendere quanto arde questo meschino, come
non cura la propria vita per servirla; e come da lei niuna
cosa ricerca men che onesta, e che solamente desidera parlarle.
Quivi a tutte le difficoltà si trovano rimedii, chiavi
contrafatte, scale di corde, sonniferi; la cosa si dipinge di
poco momento; dànnosi esempii di molt’altre che fanno assai
peggio; di modo che ogni cosa tanto si fa facile, che essa
niuna altra fatica ha, che di dire: Io son contenta; — e se
pur la poverella per un tempo resiste, tanti stimoli le
aggiungono, tanti modi trovano, che col continuo battere
rompono ciò che le osta. E molti sono che, vedendo le blandizie
non giovargli, si voltano alle minacce, e dicono volerle
publicar per quelle che non sono ai lor mariti. Altri patteggiano
arditamente coi padri, e spesso coi mariti, i quali, per
denari o per aver favori, dànno le proprie figliole e mogli
in preda contra la lor voglia. Altri cercano con incanti e malie tor
loro quella libertà che Dio all’anime ha concessa: di
che si vedono mirabili effetti. Ma io non saprei ridire in
mill’anni tutte le insidie che oprano gli uomini per indur le
donne alle lor voglie, che son infinite; ed, oltre a quelle