ledetti, i quali, scordati o più presto facendo poco caso della
dottrina di Cristo, che vuole che quando l’uom digiuna si
unga la faccia perchè non paja che digiuni, e comanda che
le orazioni, le elemosine e l’altre buone opere si facciano
non in piazza, nè in sinagoghe, ma in secreto, tanto che la
man sinistra non sappia della destra, affermano, non messer
maggior bene al mondo che’ dar buon esempio: e così, col
collo torto e gli occhi bassi, spargendo fama di non voler
parlare a donne, nè mangiar altro che erbe crude, affamati,
con le toniche squarciate, gabbano i semplici; che non si
guardan poi da falsar testamenti, mettere inimicizie mortali
tra marito e moglie, e talor veneno, usar malie, incanti ed
ogni sorte di ribalderia; e poi allegano una certa autorità di
suo capo che dice, Si non caste tamen caute; e par loro con
questa medicare ogni gran male, e con buona ragione per
suadere a chi non è ben cauto, che tutti i peccati, per gravi
che siano, facilmente perdona Iddio, pur che stiano secreti,
e non nasca il mal esempio. Così, con un velo di santità e con
questa secretezza11, spesso tutti i lor pensieri volgono a contaminare
il casto animo di qualche donna; spesso a seminare
odii tra fratelli; a governare stati; estollere l’uno e deprimer
l’altro; far decapitare, incarcerare e proscrivere uomini;
esser ministri delle scelerità e quasi depositarii delle rubarie
che fanno molti principi. Altri senza vergogna si dilettano
d’apparer morbidi e freschi, con la cotica ben rasa, e ben vestiti;
ed alzano nel passeggiar la tonica per mostrar le calze
tirate, e la disposizion della persona nel far le riverenze.
Altri usano certi sguardi e movimenti ancor nel celebrar la
messa, per i quali presumeno essere aggraziati, e farsi mirare.
Malvagi e scelerati uomini, alienissimi non solamente
dalla religione, ma d’ogni buon costume; e quando la lor
vita dissoluta è lor rimproverata, si fan beffe e ridonsi di chi
lor ne parla, e quasi si ascrivono i vizii a laude.— Allora la
signora Emilia: Tanto piacer, disse, avete di dir mal de’ frati,
che fuor d’ogni proposito siete entrato in questo ragionamento.
Ma voi fate grandissimo male a mormorar dei religiosi,
e senza utilità alcuna vi caricate la coscienza: chè se
non fossero quelli che pregano Dio per noi altri, aremmo