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giunte coorti, troppo numerose per gli assegnati lavori, ai loro quartieri in Pannonia.
E qui pur viene opportuna nuova osservazione, che in ambo le volte in cui vedemmo, che Tacito ha fatto chiaro cenno di una costruzione in Italia d’anfiteatro, e de’ soldati quivi a tal uopo rimasti, non dice mai Legio, o Tertiadecima legio, ma sempre usa la parola di Tertiadecimani, espression, che non obbliga l’intera legione. Era in fatti l’aquila di questa1 in Petavio, ne’ cui quartieri espressamente citati fu dai Flaviani tenuto il consiglio di guerra. Bastano le parole hyberna legionis a far comprendere ch’ivi è parlato de’ Triarj e dell’aquila: fa di ciò espressa fede con molti altri l’asserzione di Plinio, che sentenzialmente ne dice2 essere stato costante uso delle legioni di non fissar mai quartieri, se non dove piantati si fossero i vessilli dell’aquile. Forse all’udir nominarsi in Pannonia la Tredicesima, e i quartieri di lei, hanno altri creduto, che i legionari prima stabiliti al-
- ↑ Petovionem in hyberna tertiædecimæ legionis convenerant. Tac. hist. lib. 3.
- ↑ Notatum non fere legionis unquam hyberna esse castra, nisi aquilarum fit jugum. Plin. nat. hist. lib. 10. cap. 4.