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e da Ugo Foscolo 1, mediante il quale è concesso all’uomo inglese di salutare la donna col bacio sulla bocca impresso, e contrapponete quest’uso al nostro antico del Cavaliere servente. Quel vostro bacio, fra noi severamente vietato dalle leggi dei pudore, non vi espone a misere cadute? Ben lo sentiva il vostro Stern 2; e noi esposte almeno vi crediamo a frequente conflitto, che che apponiate che l’uso vi fa fredde, insensibili, sicure a questo come ad ogni altro tratto di urbanità. Dovrete almeno convenire nella stessa persuasione riguardo al Cavaliere servente, poiché finalmente, in senso de’ nostri antichi padri, non era, o essere non doveva che una salvaguardia, un posto d’onore; e spesso avvenire soleva che all’epoca del matrimonio fosse assegnato alla giovane sposa un cavaliere attempato perchè le fosse e mentore e consigliere.

Ma parliamo fra noi a cuore aperto: parliamo dietro la conoscenza del cuore umano. Quel vostro bacio offre non chimerici pericoli, che saranno fatti

    desco Morgenblat: N. 109 Maggio 1820 e susseguenti. Antologia fiorentina, quaderno di febbraro 1821 fasc. 215).

  1. In Inghilterra le donne baciano pubblicamente gli uomini nella bocca per atto di urbanità: Viaggio sentimentale di Stern. Traduzione d’Ugo Foscolo sotto nome di Didimo Chierico, pag. 129, Nota.
  2. ... Se io la bacio, sono ito, ... la pigliai dunque per la mano conducendola verso l’uscio (Viaggio sentimentale p. 178.)