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38 Donne illustri.


sieme scienziati e poeti. Scienziati più profondi, ma non meno eleganti di Fontenelle; poeti meno lambiccati, ma di non troppo maggior polso. Eran come lui non già filosofi epicurei, ma tolleranti e quasi diremmo accademici, al modo di Cicerone. Veramente Eustachio Manfredi si levò molto sopra gli altri, ed anche in poesia il suo sonetto per la nascita di un principe di Piemonte, con quell’ultimo verso:

Italia, Italia, il tuo soccorso è nato.


pare un vaticinio. Durava in quegli animi, sinceramente italiani, la fede sorta nella dinastia di Savoia. Eustachio Manfredi fu matematico, astronomo, poeta, ed alla sua scuola e a quella dei Zanotti, crebbe il gentile Algarotti. Le prove e gare poetiche si alternavano con le ricerche geometriche, e si passava alla Specola dalle gioconde conversazioni, rifiorite dalla bellezza di coltissime signore. In queste aure pregne di vita intellettuale, Laura Bassi s’innamorò del sapere e vi fece progressi maravigliosi, tanto che a diciannove anni sostenne una pubblica conclusione, della quale vogliamo riferire quello che ne dice la marchesa Elisabetta Hercolani Ratti in una lettera del 19 aprile 1732 al conte Francesco Algarotti:

«Alle ore dunque 20 e mezza incirca dello scorso giovedì (17 aprile), la signora contessa Maria Bergonzi-Ranuzzi ed io andammo in tutta gala a levar di casa la difendente, servita, oltre le nostre carrozze, da quella del signor Gonfaloniere, dentro la quale la conducemmo a palazzo ed alla stanza del signor Gonfaloniere suddetto; di qui, allor ch’egli