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e nelle penitenze del primo rappresentante regio di questo ramo esser larga d’assoluzioni in favore della teorica. Nè tutto è falso in queste osservazioni; e nell’essenziale la teorica regge. — Regge per l’ambizione della Casa di Savoia, che potè incarnarla in un fatto diplomatico di gran rilievo, nei patti dettati dall’alto cuore di Enrico IV; regge per la virtù militare ch’ella tenne viva in Italia e che fin dal seicento fu la gloria e la gioia dei patrioti italiani; regge per le prime adesioni di Carlo Alberto all’idea patria, per l’ardire di due guerre non in tutto il lor corso infelici e sempre gloriose; regge pel suo martirio; regge perla fede e il valore del figliuolo. Anche noi crediamo con l’autrice, che nella leggenda italiana Carlo Alberto sarà un giorno un gran santo.

La principessa Belgioioso ha troppo ingegno e valore da fare del racconto uno sviluppo sistematico del suo principio.

Ella si lascia andare alla corrente dei fatti, e così i politici come i militari le vengono descritti con evidenza e rara efficacia. Ai momenti solenni in cui l’italianità dei fini di Casa Savoia emerge più chiara, ella li nota, tornando tosto all’incanto delle sue narrazioni, che ci rinnovano una storia cento volte detta. Un arguto scrittore, che tiene del Carlyle, Carlyle un poco annacquato, ha preso lo stesso assunto che la principessa, e si fece lodare poco in Inghilterra e nulla in Italia. Egli non ha saputo vedere e rendere il drammatico dei fatti, nè ha penetrato molto a fondo le loro ragioni.

Clorinda ha vinto Tancredi. Ma in questa donna si accoppiano con mirabil tempre l’affetto, l’immaginazione e la perspicacia.

La Principessa ha il dono del raccontare. Ella, come la