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fondamentale che tutti i fenomeni naturali sono soggetti a queste due leggi: al principio di causalità (che non c’è effetto senza causa), e al principio detto della costanza delle leggi di natura (che non c’è causa senza effetto). Ciò vuol dire che, se manca una qualunque delle condizioni di un fatto, il fatto non succede mai (altrimenti ci sarebbe un effetto senza causa); e se tutte le condizioni ci sono, il fatto succede sempre (altrimenti ci sarebbe una causa senza effetto). E siccome non c’è via di mezzo, e in qualunque momento della storia del mondo le condizioni di un dato fatto ci sono o non ci sono, così per la natura non ci sono che cose necessarie o impossibili; tutto ciò che è succeduto era inevitabile, e tutto ciò che non è succeduto era impossibile. Le cose possibili o contingenti sono quelle di cui non sappiamo se ci sono o ci saranno le condizioni necessarie a produrle o sufficienti ad impedirle. Il possibile ed il contingente non esistono dunque nella natura (facendo per ora astrazione dalla questione del libero arbitrio), bensì soltanto nella nostra ignoranza. Così noi ammetteremo che domani può piovere o far bel tempo, perchè la meteorologia è una scienza che comincia appena; ma di un ecclissi lo Schiapparelli non ammetterà che domani sia possibile e contingente insieme, bensì affermerà che domani è impossibile, e che fra tanti giorni, ore, minuti primi e secondi sarà necessario. Se ci sono delle cose possibili, è dunque perchè noi non sappiamo tutto. Noi non conosciamo tutte le forze e leggi di natura. Bisogna ammettere