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dell’editore. | 481 |
Monferrato dà nelle follie Neroniane1; e la turba de’ Baronetti quanto più occulto altrettanto più crudele strazio fanno di que’ miseri che lo sdegno del Cielo loro volle soggetti. Per le quali cose potremo noi dire, venire i vizj dei dominanti, come da causa, dal potere? potremo noi dire, essere la porpora quella camicia di Nesso, che come questa traeva in follia quegli che indossavala, così quella metta nell’animo di chi la veste il mal talento, e la bramosia del sangue? No: tornati i popoli all’incivilimento, da esperienza veniamo chiariti, essere oggi i Principi intenti non a sbramare ambizione di regno, ma a procurare la felicità dei popoli per reggimento paterno.
(D) Più da novelliere che da storico il Boccaccio ha discorso di Costanza rinchiusa nel chiostro, e della solenne professione di lei: falso è ancora che Arrigo, figlio di Federigo, menasse sposa la figlia di Ruggiero, che contava il cinquantesimo anno; e falsissimo si è anche avere Papa Urbano sciolta da’ voti solenni Costanza, Ruggiero morì nell’anno mille cento cinquantaquattro; Costanza fu tolta sposa nel mille cento ottantasei, e perciò era nel trentesimosecondo anno e non nel cinquantesimo di sua vita; es-
- ↑ Murat. An. It., An. 1355, 1363, 1385.