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72 | Giovanni Boccacci |
Forse ch’alcuna speme prenderei
Di pace, anchor, della mia pena molta;
Ma perché baldanzosa lieta et sciolta5
La veggio et te codardo in ver di lei,
Non so ben da qual parte i dolor miei
S’aspectin fine o l’anima ricolta1.
Ogni suo acto impenna un de’ tuo’ strali,
Che diss’io un? ma cento: et il tuo arco10
Ognor a trapassar mi par più forte.
Vedi ch’io son senz’armi, diseguali2
Al poter tuo, et, se non chiudi il varco,
L’anima mia, ch’è tua, sen vol’ a morte.
XXX.
Trovato m’ài, Amor, solo et senz’armi
Là dove più armato et adveduto
Sei, credo, per uccidermi venuto,
Col favor di coste’, ch’in disertarmi
Aguzza le saette che passarmi5
Deono il cor; ma, poi che fia saputo,
Certo son, ne sarai da men tenuto
D’aver voluto pur così disfarmi.
Poco honor ti sarà, s’io non m’inganno,
Ferir vincer legar uccider uno10
Che far non puote in ver di te difesa.