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capitolo v 93


dare le nuore di Priamo con l’altre frigie donne, qualora piú ornate davanti al suocero loro a festeggiare s’adunavano, che sono in piú luoghi della nostra cittá le nostre cittadine a vedere; le quali poi che alli teatri in grandissima quantitá ragunate si veggono, ciascuna quanto il suo potere si stende dimostrandosi bella, non dubito che qualunque forestiere intendente sopravvenisse, considerate le contenenze altiere, li costumi notabili, gli ornamenti piuttosto reali che convenevoli ad altre donne, non giudicasse noi non donne moderne, ma di quelle antiche magnifiche essere al mondo tornate: quella per alterezza, dicendo, Semiramis somigliare13; quell’altra, agli ornamenti guardando, Cleopatras14 si crederebbe; l’altra, considerata la sua vaghezza, sarebbe creduta Elena; e alcuna, gli atti suoi bene mirando, in niente si direbbe dissimigliare a Didone.

Perché andrò io somigliandole tutte? Ciascuna per se medesima pare una cosa piena di divina maestá, non che d’umana. E io misera, prima che il mio Panfilo perdessi, piú volte udii tra li giovani quistionare, a quale io fossi piú da essere assomigliata, o alla vergine Pulissena, o alla Ciprigna Venere15, dicenti alcuni di loro essere troppo assomigliarmi a dea, e altri rispondenti in contrario, essere poco il somigliarmi a femina umana. Quivi, tra cotanta e cosí nobile compagnia non lungamente si siede, né vi si tace, né mormora; ma stanti gli antichi uomini a riguardare, li chiari giovani, prese le donne per le dilicate mani, danzando, con altissime voci cantano i loro amori; e in cotal guisa con quante maniere di gioia si possono divisare, la calda parte del giorno trapassano. E poi che ’l sole ha cominciato a dare piú tiepidi li suoi raggi, si veggono quivi venire gli onorevoli principi del nostro Ausonico regno, in quell’abito che alla loro magnificenza si richiede; li quali, poi che alquanto hanno mirato e le bellezze delle donne e le loro danze, quasi con tutti li giovani cosí cavalieri come donzelli partendosi, dopo non lungo spazio in abito tutto al primo contrario con grandissima comitiva ritornano.