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vi presentano due bei capi di vite, conviene che sappiate, che l'uno di essi è destinato a dare i pampini che produrranno il frutto in questo quarto anno di età, e prende perciò il nome di capo a frutto.

106. — L’altro, invece, è destinato a produrre due pampini, non per dar frutto, ma perchè costituisca per l'anno venturo altri due tralci simili a quelli che abbiamo oggi, per cui prende il nome di capo a legno.

107. — Per ragione fisiologica, la pianta in posizione diritta e verticale facilita il movimento del succhio, e quindi favorisce l’accrescimento e l’allungamento del legno. All’incontro, col piegare all'ingiù i rami della pianta, il succhio rallenta il movimento, si elabora meglio, e si dispone a dare maggiore sostanza nel frutto (16, 17).

108. — Conviene pertanto tener dritto il capo a legno, perchè una tale posizione faciliti l’accrescimento del legno, e curvo e piegato il capo a frutto per favorire la formazione del frutto. In ciò sta veramente riposto il magistero della potatura della vite e la parte essenziale della sua coltura.

109. — Preferite sempre pel capo a frutto quello fra i due tralci che è situato più alto sul ceppo, e dolcemente piegatelo all’ingiù, in un senso eguale e simmetrico con le piante vicine, fermandolo ad una canna fuori di terra 60 centimetri, dieci centimetri più alta del filo di ferro, fissa in terra e raccomandata allo stesso filo.

110. — Altra canna alta come i fittoli che so-