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Ma ciò che rende principalmente ricche queste due valli e le circostanti colline, e la produzione del vino.
Il territorio di Pergola, per esempio, è appellato la fonte del vino.
Attivandosi, ed è lecito sperare presto, col benefico influsso della ferrovia, sistemi nuovi e razionali nella coltivazione delle viti e nella confezione del vino, non può dubitarsi, attesa la sua specialissima ed eccellente qualità derivante da un suolo davvero privilegiato se ne debba avere un esteso commercio in Italia, e fuori da ritrarsene indubbio ricchezze.
Di speciale rimarco è poi la favorevole circostanza che mi affretto esporre, e che sarà per dare alla Ferrovia Cesano-Misa una importanza grandissima nella stagione estiva.
Presso Serra S. Abbondio, proseguendo la valle del Cesano, sorge l'antico Eremo Monumentale denominato Fonte Avellana, ove trovò ospitalità nel suo esilio l'Alighieri, ed ove dicesi scrivesse parte della Divina Commedia. La tradizione accenna la camera da lui abitata, ed una lapide col semibusto in marmo ne conserva la memoria. Ciò ispirò all’illustre poeta Marchetti Sinigagliese quella stupenda Cantica, eminentemente Dantesca, che il Municipio di Pergola, in edizione di lusso, fece ristampare nel Centenario celebrato a Firenze nel 1865. L'Edificio dell'Eremo è immenso, contiene un numero imponente di camere, molte sale, ed un salone già refettorio spaziosissimo, ove è un dipinto di gran pregio.
Ma sebbene l’Eremo con la Chiesa annessa, che ancora si officia da quei religiosi, sempre benemeriti per la loro tradizionale ospitalità, non abbia pregi artistici rimarchevoli, pure vi si ammira qualche tela degna di nota, fra le quali una Madonna col Bambino del Barocci ed il ritratto del cardinale Bianchi del Camoncini. I dintorni sono amenissimi, e non ostante l'improvida legge forestale, che permise l'abbattimento del secolare bosco dei faggi, per la ricca fecondità del suolo, quei monti e quelle valli conservano una rigogliosa vegetazione di piante svariatissime e belle. Dall’Eremo in due ore si salisce la sommità del Catria, donde si ammira uno dei più belli panorami d’Italia.