Pagina:Biografie dei consiglieri comunali di Roma.djvu/25


biografie dei consiglieri comunali di roma



ARMELLINI CAV. AUGUSTO


Consigliere Municipale




MM
olti fanno vanto del nome che portano. — Perchè? — Perchè intorno a quello sta disegnata una grande pagina di storia. — Fortunati loro, se in luogo di uno sterile nome avessero dai padri ereditata la mente ed il cuore per imitarne gli esempi, e le magnanime e fortissime azioni continuassero per le quali vennero quelli in rinomanza! — Se un figliuolo al vecchio genitore nega le cure amorevoli dovutegli, o lascia ignorata la fossa che le ceneri del padre racchiude, e nuda di fiori come lo è di affetto; sorge all’intorno una voce che quella mancanza di pietà nel figlio condanna: — ma se la cittadina virtù e l’ardente amore alla propria terra con atti gloriosi dimostrato, il figlio poi disconosce, e perchè le vicende dei tempi con migliore aura il contrario careggiando, una opposta via segue il figliuolo, chi lo rimprovera mai? — Trovasti l’utile, grida il mondo faccendiere per l’esterno e materiale godimento, e bene facesti; oggi la poesia di un libero vivere è posta all’Indice dalle Banche: pace ai morti ed ai vivi salute!

Forse che non è così la storia del mondo presente?... Ma ora scriviamo storia di persone e non di fatti; sfuggiamo dunque i commenti.

Siamo nel pieno della Rivoluzione. — La rivoluzione di febbraio in Parigi aveva messa a fuoco l’Europa. — La Germania, l’Ungheria, l’Italia si erano sollevate: la propaganda repubblicana residente in Parigi mantaccava nell’incendio; qualche sprazzo di socialismo affascinava le plebi; i troni vennero scossi, e dapertutto parve spuntata l’aurora tanto attesa della nuova epoca. — Milano e Venezia, con le proprie sollevazioni resero memorando il marzo 1848; Milano lottò per cinque giornate; re Carlo Alberto di Piemonte dalla volontà del popolo trascinato e dai moltissimi che erano accorsi sotto alle sue bandiere, ruppe guerra all’Austria. — E la guerra fu combat-