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rivendica il suo diritto, e a chi si spetta l’infamia non manca. Lodare le azioni buone, e vituperare le triste, io credo che sia sapienza; non dipingere tutto di nero, o di color di rosa, come è il costume di molti; perchè la Natura eternamente si gira sopra questi due perni, il bene ed il male, e l’intemperanza dell’amore o dell’odio traversa la strada al giudizio. Adunque favellò sanamente il Missirini della Scuola di Mutuo Insegnamento, istituzione, che non sarà tenuta mai cara quanto si merita; non foss’altro per tanta impostura di antichi metodi manomessa; e i forestieri sempre hanno fatto plauso, affermando, che è scuola da reggere il paragone con altre, le quali io non voglio rammentare. E a buon diritto fu commendata eziandio la Scuola di Architettura; e il Cittadino liberale2, che le dà vita dell’uniche sue sostanze, accolga, se vuole, anche il voto della nostra stima verace. La Società Medica, non so per quali ragioni, e se non altro per l’incostanza decretata alle cose umane, stette presso a disciogliersi; poi, mediante alcuni provvedimenti usati per tempo, si strinse di nuovo, ed ora procede con più vigore di prima, ond’è che le va il doppio di lode. La Scuola poi di Disegno figurativo non è sovvenuta, come dice il Missirini; bensì doveva essere; e la generosità municipale aveva già destinato il soccorso, ma un altro consiglio dispose altrimenti, e bisognò non farne nulla. Tuttavia quei Signori hanno dimostrata buona intenzione, e ogni volta che si presenti da fare del bene è da sperarsi che andranno avanti, a meno che taluno non venga a dir loro, che tornino indietro.
Che dirò io dell’illustre Accademia Labronica, intesa allo studio della lingua, allo esercizio del Genio, e all’acquisto del sapere?